Benessere maschile: un italiano su 3 evita i controlli urologici

01/07/2016

Roma, 1 luglio 2016 – “Sono ancora giovane per sottopormi ai controlli”, “mi vergogno troppo”, “non lo faccio perché non voglio che si venga a sapere”. Sono queste le scuse che tre italiani su dieci usano per evitare gli accertamenti urologici. Questi controlli sono invece fortemente raccomandati dai medici per tenere sotto controllo l'ipertrofia prostatica benigna (Ipb), una condizione fisiologica caratterizzata da disturbi urinari associati all'ingrossamento della ghiandola prostatica. E’ quanto emerso da uno studio condotto da Quanta System Observatory su circa 1.200 uomini di eta' compresa tra i 30 e i 65 anni. Tra i più timidi e restii gli uomini tra i 40 e i 59 anni (64%) soprattutto del Sud (37%), principalmente impiegati (21%) e liberi professionisti (16%). “Benché possa procurare sintomi urinari che compromettono non poco la qualita' della vita, costringendo spesso persone molto anziane, se non trattata, a ricorrere a soluzioni fastidiose come il catetere permanente, è una patologia che oggi si puo' curare con successo”, ha detto Luca Carmignani, primario di Urologia al IRCCS Policlinico San Donato e professore associato presso l'Universita' degli Studi di Milano.