OMS, OCSE e Banca mondiale lanciano allarme sulla qualità dei servizi sanitari

11/07/2018

Roma, 11 luglio 2018 - La scarsa qualità di alcuni servizi sanitari sta frenando i progressi sul miglioramento della salute. E questo fenomeno interessa tutti i Paesi a prescindere da loro livello di reddito. E’ questo l’allarme contenuto in una relazione congiunta dell'Ocse, dell'Organizzazione mondiale della sanità e della Banca mondiale. Secondo il documento Oggi diagnosi inesatte, errori terapeutici, trattamenti inappropriati o non necessari, strutture o pratiche cliniche inadeguate o non sicure, fornitori che mancano di formazione e competenza adeguate prevalgono in tutti gli stati. La situazione risulta peggiore nei paesi a basso e medio reddito dove il 10% dei pazienti ospedalizzati può aspettarsi di contrarre un'infezione durante un ricovero o un intervento sanitario, rispetto al 7% nei paesi ad alto reddito. Ciò nonostante le infezioni acquisite in ospedale sono facilmente evitabili attraverso una migliore igiene, migliori pratiche di controllo e l'uso appropriato di antimicrobici. Allo stesso tempo, un paziente su dieci è danneggiato durante il trattamento medico nei paesi ad alto reddito. "All’Oms ci impegniamo a garantire che le persone in tutto il mondo possano ottenere servizi sanitari quando e dove hanno bisogno", ha dichiarato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Siamo ugualmente impegnati a garantire che tali servizi siano di buona qualità. Non ci può essere copertura sanitaria universale senza cure di qualità ". "Senza servizi sanitari di qualità, la copertura sanitaria universale rimarrà una promessa vuota", ha affermato il segretario generale dell'Ocse Ángel Gurría. "I vantaggi economici e sociali sono chiari e dobbiamo concentrarci maggiormente sull'investimento e sul miglioramento della qualità per creare fiducia nei servizi sanitari e offrire a tutti l'accesso a servizi sanitari di alta qualità e incentrati sulle persone". "La buona salute è il fondamento del capitale umano di un paese, e nessun paese può permettersi cure mediche di bassa qualità o non sicure", ha detto il presidente del Gruppo della Banca mondiale Jim Yong Kim. "L'assistenza di bassa qualità ha un impatto sproporzionato sui poveri, che non è solo moralmente riprovevole, è economicamente insostenibile per le famiglie e per interi paesi".