Smog: nel 2015 266mila decessi per esposizione a lungo termine 

17/10/2018

Roma, 17 ottobre 2018 – Oltre 266mila decessi prematuri avvenuti in Europa, Stati Uniti d'America e Cina sono attribuibili all’esposizione a lungo termine all'inquinamento da ozono. Il loro numero equivale quindi agli abitanti di una media città italiana come Venezia o Verona. E’ quanto sostiene un recente studio pubblicato su Environmental Research Letters. “Esiste una forte evidenza epidemiologica e tossicologica che collega l'esposizione all'ozono ambientale a effetti avversi sulla salute - affermano il ricercatore Karl Seltzer della statunitense Duke University nonché autore principale dello studio -. Storicamente, gran parte della ricerca precedente si è concentrata sugli impatti a breve termine”. I ricercatori d’Oltreoceano hanno utilizzato i dati relativi all’anno 2015 provenienti da alcune reti di monitoraggio a terra in tre diverse aree per stimare l'esposizione a lungo termine all'ozono. Hanno così calcolato la mortalità prematura utilizzando due studi di prevenzione del cancro della American Cancer Society. 

Lo scorso maggio anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva lanciato l’allarme sull’inquinamento atmosferico. Secondo l’ente internazionale in totale sono oltre 7 milioni i decessi che provoca ogni anno lo smog. Il maggior rischio è collegato all’insorgenza di malattie cardiache, ictus, cancro ai polmoni, BPCO e polmonite.