Tumori: in Italia la sopravvivenza a 5 anni è superiore al resto d’Europa

13/12/2019

Milano, 13 dicembre 2019 - In Italia il 63% delle donne e il 54% degli uomini colpiti da tumore sono vivi a 5 anni dalla diagnosi. Percentuali nettamente migliori rispetto alla media europea, pari rispettivamente al 57% e al 49%. Il nostro Paese si trova al primo posto nel Vecchio Continente anche per diminuzione dei decessi per cancro: in 15 anni (2001-2016) è stata pari al 17,6%. L’innovazione ha offerto un contributo decisivo a questi risultati grazie anche all’immuno-oncologia: un approccio che potenzia la risposta del sistema immunitario contro il cancro. A queste nuove prospettive, offerte dall’immuno-oncologia, è dedicata una conferenza stampa oggi a Milano. “Nel 2019, in Italia, sono stimati 371mila nuovi casi di cancro - afferma Giordano Beretta, Presidente Nazionale Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) -. Gli ottimi risultati in termini di sopravvivenza sono la conseguenza di un eccellente sistema di assistenza universalistica, che caratterizza il nostro Paese e garantisce a tutti le migliori cure. I farmaci innovativi permettono di allungare la sopravvivenza e di migliorare la qualità di vita dei pazienti, che vengono reinseriti nel mondo del lavoro e ritornano a costituire una componente produttiva del Paese. Il Fondo per i farmaci oncologici innovativi, pari a 500 milioni di euro ogni anno, fu istituito nel 2016 come misura emergenziale e, in questi anni, ha garantito il rapido accesso dei pazienti alle nuove terapie. Il Fondo è stato confermato per il prossimo triennio. Si tratta di una decisione importante. È indispensabile, però, che venga reso strutturale affinché l’accesso alle terapie innovative non sia interrotto”.

FONTE: AIOM