In arrivo nuovo farmaco contro il tumore della prostata avanzato

28/01/2015

Roma, 28 gennaio 2015 – Il tumore della prostata è il cancro più diffuso tra i maschi adulti e rappresenta il 20% di tutte le neoplasie tra gli uomini over 50. Ciò nonostante la patologia è rimasta a lungo relativamente orfana di farmaci efficaci. Adesso, per il carcinoma prostatico è disponibile anche in Italia una nuova opzione terapeutica, altamente efficace nel trattamento della forma metastatica. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha dato il via libera a enzalutamide indicato per i pazienti affetti da carcinoma della prostata avanzato resistente alla castrazione dopo fallimento della chemioterapia. Enzalutamide è un agente ormonale di ultima generazione che inibisce in modo selettivo il recettore degli androgeni (testosterone), "motore" del carcinoma prostatico, migliorando in modo significativo la sopravvivenza, con un impatto positivo sulla qualita' di vita grazie al buon profilo di tollerabilita', sicurezza e maneggevolezza. Il farmaco, a somministrazione orale, è dispensato dal Servizio sanitario, in fascia "H", dietro ricetta non rinnovabile dei Centri ospedalieri o degli specialisti. Il tumore della prostata è una patologia peculiare dell'eta' avanzata, al punto da essere considerato l'orologio biologico "cattivo" del processo d'invecchiamento. La fascia d'eta' maggiormente colpita è quella over 70, ma nell'ultimo decennio sono in aumento i casi registrati tra i 60 e i 70 anni; complessivamente ogni anno in Italia le nuove diagnosi sono circa 42.000 con 8.000 decessi. Oggi grazie ai trattamenti chirurgici e farmacologici, la sopravvivenza dei pazienti è di circa l'88 per cento a 5 anni dalla diagnosi. Ma oltre il 40% degli uomini colpiti da un cancro prostatico sviluppa metastasi e di questi un numero elevato diventa resistente alla castrazione, ossia al trattamento di deprivazione androgenica. Enzalutamide rappresenta un passo in avanti nel trattamento del carcinoma prostatico metastatico resistente alla chemioterapia perche' blocca in maniera potente e duratura nel tempo il recettore degli androgeni. A differenza di altre terapie farmacologiche antiandrogene, che riducono ma non azzerano i livelli circolanti di testosterone, enzalutamide si lega in maniera potente e prolungata al recettore degli androgeni, ripristinando un controllo sulla cellula tumorale prostatica e inducendone in alcuni casi la morte.