OCSE: “Senza riforme la spesa sanitaria è insostenibile”

02/10/2015

Roma, 2 ottobre 2015 - “I costi per la sanità nelle economie avanzate stanno aumentando così velocemente che essi, senza riforme, diventeranno inaccessibili entro la metà del secolo”. E’ questo lo scenario prefigurato dall’OCSE in un suo recente report che affronta il problema della sostenibilità dei sistemi sanitari. Secondo l’Organizzazione, nella maggior parte dei paesi aderenti rimane infatti “endemico lo sforamento del budget sulla spesa sanitaria”. Anche se la crisi ha portato a un rallentamento della crescita della spesa, in particolare in Europa, la spesa pubblica per la sanità e per l’assistenza a lungo termine nei paesi OCSE è destinata ad aumentare da circa il 6% del PIL di oggi a quasi il 9% del PIL nel 2030, fino ad arrivare al 14% entro il 2060, a meno che i governi non mettano in campo misure per contenere i costi. “I governi potrebbero alleggerire la pressione sui bilanci della sanità – prosegue l’OCSE - essendo più espliciti e selettivi nella definizione dei servizi coperti dai sistemi di sanità pubblica, favorendo meccanismi di pagamento attraverso i provider e potenziando l’uso dei generici. Occorre la definizione di obiettivi di spesa che siano chiari. Serve poi migliorare il controllo della spesa inserendo sistemi di allerta rapidi che siano in grado di segnalare eccessi di spesa e le misure correttive immediate”. Infine, a livello politico, l’Organizzazione raccomanda poi una “stretta cooperazione tra i Ministeri dell’Economia e della Salute”.