Tumori: il “Bakken award” 2016 a Elisabetta Iannelli

Wednesday, 1 February, 2017

Roma, 1 febbraio 2017 - Elisabetta Iannelli, Vicepresidente dell'Associazione Italiana Malati di Cancro parenti e amici AIMaC, è stata insignita dalla Medtronic Foundation del prestigioso riconoscimento Bakken Award 2016 per aver impegnato la sua “extra life” dopo il cancro al servizio del volontariato oncologico. 
Elisabetta Iannelli è uno dei 15 honoree, prescelti tra quasi 200 candidati da tutto il mondo, del Bakken Invitation Award, programma globale creato nel 2013 da Medtronic Foundation. Il Bakken Award, voluto da Earl Bakken (inventore del primo pacemaker nel 1957 e cofondatore di Medtronic), nasce per premiare le persone che, grazie all’utilizzo delle più innovative tecnologie mediche, hanno affrontato e superato malattie gravi e che con il loro impegno hanno portato valore aggiunto, umano e sociale attraverso il volontariato a favore degli altri malati che si trovano ad affrontare la loro stessa patologia. Medtronic Philanthropy ogni anno sostiene diverse iniziative a supporto delle varie comunità locali per promuovere l’accesso alle cure di qualità. In particolare con il Bakken Award si vuole dimostrare che, nonostante qualsiasi problema di salute, non solo è possibile vivere una vita piena, ma si può dare un grande contributo per il miglioramento della vita degli altri. #LiveOnGiveOn è l'ispirazione del premio. 
Quest'anno, per la prima volta dall'istituzione del Bakken Award, unica tra gli honoree prescelti nel mondo, è stata premiata una ex malata di cancro italiana. 
Ogni honoree ha ricevuto il premio personalmente da Earl Bakken, egli stesso un paziente che beneficia oltre che della sua invenzione, il pacemaker, anche di uno stent coronarico e di un microinfusore di insulina che gli hanno dato la possibilità di una “extra life”. Gli honoree sono stati scelti per la forza, il coraggio ed i contributi eccezionali dati alla comunità affinché il loro impegno per il miglioramento della qualità della vita di altri pazienti costituisca un modello di vita per tutti. 
Al momento della premiazione Elisabetta Iannelli ha dichiarato: “Ho provato una immediata, profonda empatia per la filosofia che ispira il Bakken Award. Posso dire con assoluta convinzione che il concetto di ‘extra life’ e del suo buon utilizzo è nelle mie corde da sempre, probabilmente è ciò che, nel profondo, ha ispirato il mio impegno al servizio degli altri malati di tumore da quando io stessa ho ricevuto, a 24 anni, la diagnosi di cancro. Non mi sono mai chiesta come mai fosse capitato a me. Ho pensato, sperato, anzi voluto con forza, da subito, di poter essere un buon esempio per gli altri malati, un esempio di speranza che dimostrasse che la vita con il cancro e dopo il cancro è possibile e può essere bella, piena, intensa. Così è stato, a 24 anni dalla diagnosi posso ben dirlo e la mia famiglia, il mio lavoro, il mio impegno sociale lo dimostrano. Ma fino ad ora non avevo mai pensato – ha concluso Iannelli - che il mio impegno nel volontariato oncologico potesse essere riconosciuto come fonte di ispirazione per altre persone chiamate, loro malgrado, a investire le proprie risorse per vincere la vita dopo importanti malattie. Invece di lasciare che il cancro cambi la mia vita, cerco di cambiare la vita delle persone con il cancro.”