Obesità giovanile: in Italia è triplicata dal 1975 al 2016

Wednesday, 18 October, 2017

Roma, 19 ottobre 2017 – La percentuale di bambini e ragazzi italiani under 19 obesi è triplicata dal 1975 al 2016 e si assesta sul 10,4% delle femmine e il 14,5% dei maschi. Il nostro paese si pone per femmine e maschi rispettivamente al 6/o posto (dopo Usa, Nuova Zelanda, Malta, Australia Grecia) e 8/o (dopo Usa, Nuova Zelanda, Grecia, Malta, Cipro, Andorra e Canada) tra i paesi ricchi più obesi. E’ quanto spiega Mariachiara Di Cesare della Middlesex University, primo autore del lavoro su Lancet sull’obesità giovanile a livello mondiale, in occasione della giornata mondiale dell’obesità. Per l’Italia ha avuto un ruolo importante l’Istituto Superiore di Sanità. Con quasi un milione di bambini e adolescenti obesi nel 2016 (437.000 bambine e ragazze e 642.000 bambini e ragazzi), l’Italia risulta al 61/imo posto per le femmine nella classifica generale dell’obesità giovanile a livello mondiale, e al 46/imo posto per i maschi. “Non ne usciamo molto bene – commenta Di Cesare – specie rispetto a paesi come la Spagna che ci somigliano per alimentazione e stili di vita”. Inoltre, l’aumento dell’indice di massa corporea (parametro in uso per capire se un individuo è normopeso, sovrappeso o obeso) per i nostri bambini tra 1975 e 2016 è stato tra i minori rispetto a tutti i paesi del mondo, pari a una unità (che corrisponde a un aumento di 2-2,5 chili in più in media per questa popolazione), spiega Simona Giampaoli dell’ISS. Due chili, comunque, non è poco per un bambino, sottolinea Angela Spinelli, (ISS).