CENSIS: Italia sempre più anziana, nascite in calo anche tra gli stranieri

Tuesday, 10 December, 2019

Roma, 10 dicembre 2019 – Nel nostro Paese si registrano pochissime nascite e l’età media continua a crescere. Dal 2015 - anno di inizio della flessione demografica, mai accaduta prima nella nostra storia - si contano 436.066 cittadini in meno, nonostante l'incremento di 241.066 stranieri residenti. E' quanto emerge dal 53esimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, da cui risulta che nel 2018 i nati sono stati 439.747, cioè 18.404 in meno rispetto al 2017. Nel 2018 anche i figli nati da genitori stranieri sono stati 12.261 in meno rispetto a 5 anni fa. La caduta delle nascite, rileva ancora il Censis, si coniuga con l'invecchiamento demografico. Nel 1959 gli under 35 erano 27,9 milioni (il 56,3% della popolazione complessiva) e gli over 64 erano 4,5 milioni (il 9,1%). Tra vent'anni, su una popolazione ridotta a 59,7 milioni di abitanti, gli under 35 saranno 18,6 milioni (il 31,2%) e gli over 64 saranno 18,8 milioni (il 31,6%). Sulla diminuzione della popolazione giovanile hanno un effetto anche le emigrazioni verso l'estero: in un decennio più di 400 mila cittadini italiani 18-39enni hanno abbandonato l'Italia, cui si sommano gli oltre 138 mila giovani con meno di 18 anni. Il declino demografico, evidenzia il report, non è uniforme. Dal 2015 il Mezzogiorno ha perso quasi 310 mila abitanti (-1,5%), contro un calo della popolazione dello 0,6% nell'Italia centrale, dello 0,3% nel Nord-Ovest, dello 0,1% nel Nord-Est e dello 0,7% a livello nazionale. Oggi l'Italia che attrae, e che cresce anche in termini demografici, è fatta di un numero limitato di aree. Su 107 province, 21 non hanno perso popolazione: 6 sono in Lombardia, 9 nel Nord-Est. In 4 anni Bologna ha guadagnato 10 mila residenti, l'area milanese (3,2 milioni di abitanti) ha aumentato la sua popolazione dell'equivalente di una città come Siena (53 mila abitanti in più), cui si aggiungono i quasi 10 mila residenti in più della contigua provincia di Monza. 
FONTE: CENSIS