AIFA: con nuovi tagli ancora più difficile l'accesso ai farmaci innovativi

02/01/2015

Roma, 2 gennaio 2015 - "Dobbiamo avere il coraggio di affermare, con chiarezza, che la quota del FSN dedicata certamente ai farmaci di uso ospedaliero, e molto probabilmente a quelli di uso territoriale, non sarà più adeguata se si vuole garantire l'accesso dei pazienti a prodotti con un vero potenziale di innovazione terapeutica". E' quanto ha affermato Luca Pani, Direttore Generale dell'AIFA, in un lungo editoriale pubblicato sul sito dell'Agenzia. "Nel prossimo futuro arriveranno altre molecole e verrà chiesta la registrazione per alcuni antitumorali (carcinoma mammario, polmone, colon-retto e melanoma) - ricorda Pani -. L'impatto economico stimato per il SSN va da parecchie decine a diverse centinaia di milioni di euro per i prossimi due-tre anni. Il nostro fondo per l'innovazione non basterà e dovrà essere riadattato per evitare di destabilizzare l'intero sistema farmaceutico industriale italiano". "Sarebbe riduttivo pensare che poche misure possano essere capaci di portarci indenni attraverso un futuro popolato di incognite - ha sottolineato Pani -. La chiave di volta potrebbe stare in un cambiamento a livello Europeo, che invita gli Stati membri a rendere quanto più possibile omogenee le proprie procedure di definizione del prezzo e rimborso dei farmaci e che sperimenta, tramite l'EMA nuove modalità di autorizzazione all'immissione in commercio".

 

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