Bere senza alzare il gomito? Sì può fare, parola d’ordine: moderazione!

17/07/2015

Roma, 17 luglio 2015 - C’è un comportamento molto pericoloso che spopola tra i giovani italiani soprattutto nei week end. Si chiama “binge drinking” e significa letteralmente “bere a dismisura”. E’ usato per definire la condotta di chi consuma quantità esagerate di bevande alcoliche in un intervallo ridotto, per esempio, durante un’unica serata. In altre parole si tratta della vecchia “sbronza”. I ragazzi italiani sono sempre più “affezionati” dall’alcol. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità ne abusano il 23% dei maschi e l’8,6% delle femmine d’età compresa tra i 18 e i 24 anni. E un adolescente su 10 alza troppo il gomito. “Spesso i ragazzi sottovalutano la pericolosità di vino e birra e non si rendono conto che la facile reperibilità non significa che si tratti di una sostanza innocua - afferma il prof. Sergio Pecorelli presidente di Healthy Foundation (HF) e dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) -. L’alcol è un vero e proprio veleno per le cellule, specialmente per quelle di un adolescente il cui organismo che si sta ancora formando. Non va dimenticato inoltre che l'abuso può creare grossi problemi di dipendenza, esattamente come per le droghe”. Ma non tutto l’alcol vien per nuocere, se è consumato nella giusta quantità può dare anche dei benefici. Bere un bicchiere di vino rosso, oltre a fornire alcuni preziosi elementi nutritivi può aumentare il colesterolo “buono” (o HDL) nel sangue. In più, contiene preziose sostanze antiossidanti che possono rallentare l’invecchiamento cellulare e migliorare la funzionalità di vasi e arterie. “La parola d’ordine è moderazione - prosegue Pecorelli -. La dose di alcol giornaliera che si può assumere non deve superare i 20-40 grammi per gli uomini e i 10-20 grammi per le donne”. Un bicchiere di vino (125 ml), una lattina di birra (330 ml) oppure un bicchierino di superalcolico (40 ml) contengono la stessa quantità di alcol, circa 12 grammi.