Carcinoma della prostata , un nemico «silenzioso»

02/02/2015

È il tumore più frequente e la seconda causa di morte oncologica negli uomini. Il carcinoma della prostata è un nemico insidioso, perché soprattutto nelle sue fasi iniziali non produce alcun sintomo. «La maggior parte dei registri tumori — spiega Vincenzo Mirone, presidente della fondazione Prosud e ordinario di urologia dell’Università Federico II di Napoli — rileva un forte aumento dell’incidenza di questo carcinoma. Come per altre neoplasie è presente un gradiente Nord-Sud tra le diverse regioni italiane: rispetto ai 109,5 casi annui per i residenti del Nord-Italia, le regioni del Centro registrano un –22% e quelle del Sud addirittura un –44%. Questo dato va riferito di certo non a una reale minore incidenza e prevalenza della malattia, ma piuttosto a una più bassa “cultura” della prevenzione medica nelle regioni del Mezzogiorno. Infatti le stime epidemiologiche indicano un trend in costante aumento, laddove si applichino i corretti metodi di prevenzione, tant’è che si stima un’incidenza di circa 43 mila casi nel 2020 e di circa 50 mila nel 2030». Mirone spiega anche che non esiste alcun esame che da solo consenta di diagnosticare con certezza un cancro della prostata. «Per riconoscere una neoplasia prostatica è necessario avere in mano tre elementi: il dosaggio del Psa, l’esplorazione digito–rettale della prostata e una valutazione ecografica specialistica della ghiandola». Dunque, la prevenzione e la diagnosi precoce permettono di individuare il tumore a uno stadio iniziale e oggi, grazie alla presenza di terapie efficaci, è possibile tenere sotto controllo la malattia. Questo si traduce in un significativo miglioramento della sopravvivenza e della qualità di vita dei pazienti. A giustificare i dati riportati dal professor Mirone c’è la consapevolezza che in Campania non esiste una statistica specifica di quante persone si ammalino e muoiano di cancro alla prostata, perché manca un registro di riferimento. La Prosud, per contrastare questa situazione, ha deciso di investire nella realizzazione di un database in cui vengono inseriti tutti i pazienti con tumore della prostata, gestiti nei centri della rete Prosud. Infatti, questo strumento, è messo a disposizione dei principali centri regionali per il trattamento chirurgico del tumore prostatico e ha proprio lo scopo di creare un “registro campano” che possa essere poi impiegato per successivi studi clinici ed epidemiologici. Per svolgere l’attività di prevenzione, la fondazione si è dotata di un’unità urologica mobile, che porta letteralmente la prevenzione in piazza. Un camper, da poco rinnovato con tutti i comfort necessari alle visite, che si muove nei capoluoghi di provincia e nelle principali città della Campania. E in sole trenta tappe sono state effettuate già più di mille visite. Gli urologi volontari, a bordo del camper, sono ormai concreta realtà della medicina solidale che scende in strada con le sue eccellenze per offrire controlli gratuiti e per favorire l’abitudine alla prevenzione. A questo si aggiungono anche le campagne di comunicazione; quelle «a tappeto» attraverso il web e un’intensa attività di distribuzione di brochure e leaflets sul territorio. Nel mese di dicembre, la Prosud ha dato vita anche a degli spot grazie all’impegno di una serie di testimonial d’eccezione: Germano Bellavia, Rosaria de Cicco, Mimmo Esposito, Francesco Paolantoni, Patrizio Rispo e Gino Rivieccio. La campagna si chiuderà il 19 marzo, giorno della festa del papà che da tempo ormai è stata identificata come la «Giornata Prosud».

Da Corriere del Mezzogiorno 02 febbraio 2015