Corte Conti: nel 2011-2014 per le Regioni deficit di 25 miliardi di euro 

02/03/2016

Roma, 2 marzo 2016 - Il saldo complessivo del quadriennio 2011-2014 evidenzia per le Regioni un deficit di 25 miliardi di euro, scaturiti dalla somma algebrica del saldo negativo della gestione in conto capitale e di quello positivo (+535 milioni) della spesa corrente. E’ questo il dato contenuto relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria delle Regioni relativa al 2014. I giudici contabili spiegano che il consolidato della gestione di cassa in conto capitale evidenzia un deficit cumulato nel quadriennio ampiamente inferiore (-7,7 miliardi), grazie anche alle anticipazioni di liquidità concesse dallo Stato nel biennio 2013-2014. Anche la gestione di cassa delle contabilità speciali (partite di giro) mostra un saldo complessivo negativo di oltre 26 miliardi, derivante principalmente dai disavanzi del 2013 (-22,7 miliardi) e del 2014 (-6,3 miliardi). Importi di rilievo, che confermano l'esigenza di porre attenzione a questo settore, il cui impatto sulla gestione dovrebbe risultare tendenzialmente neutro. Il quadro delle risultanze di competenza delle entrate regionali del 2014 denota una perdita contenuta (-5%) dopo lo straordinario incremento di risorse registrato nel 2013. Le riscossioni subiscono invece un ridimensionamento del 16,5%, dovuto al più lento smaltimento dei residui. Nel quadriennio, tuttavia, spiega ancora la Corte dei Conti, le Regioni a statuto ordinario hanno assicurato un maggior recupero nella capacità di riscossione dei residui attivi rispetto alle Regioni ad autonomia speciale, le quali evidenziano un sensibile calo delle risorse tributarie, con percentuali di riduzione elevate soprattutto nelle Isole. Criticità particolarmente evidenti risultano anche per le entrate in conto capitale delle Regioni del Sud.