Lorenzin: "La ricerca in Italia? Una "grande bellezza" da curare"

26/04/2016

"I numeri sulla ricerca in Italia sono più incoraggianti di quello che siamo abituati a sentire, ma dobbiamo capire come produrre gli 'enzimi' necessari per dare impulso" all'erogazione delle risorse "e per aumentare l'attuale 1,3% del Pil". Ottocento milioni di euro negli ultimi 3 anni "non sono pochi, ma è chiaro che se vengono aumentati il nostro Paese diventa più attrattivo. Dobbiamo massimizzare le risorse e la capacità di tradurre la nostra altissima credibilità nell'ambito della ricerca in risultati economici. La 'grande bellezza' della ricerca scientifica italiana va curata". A dirlo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, presentando oggi a Roma gli Stati generali della ricerca sanitaria in programma domani e giovedì. "Siamo convinti - ha aggiunto - che questo sia un settore ad altissimo tasso di potenziale innovazione e in questi anni di crisi ha continuato a crescere costruendosi intorno un indotto altamente specializzato, rendendo l'Italia competitiva rispetto ad altri Paesi: oggi si preferisce investire nel nostro Paese per l'alta qualità della formazione, il riconoscimento della qualità di prodotto e un tessuto universitario al massimo livello mondiale". Cosa fare di più? "Molte cose a livello di personale impiegato nel settore, cultura scientifica e attrazione non solo in produzione, ma anche in ricerca, passando da Paese 'top' nella produzione - risponde Lorenzin - in Paese che attrae grandi investimenti in ricerca. Occorre aumentare la capacità di accoglienza con norme che agevolino sempre più la ricerca e creino il 'comfort' di restare a lavorare da noi, attraendo al contrario stranieri verso l'italia e aumentando l'investimento pubblico, che poi fa da volano agli investimenti privati".