AIFA: serve informazione sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili

01/06/2015

Roma, 1 giugno 2015 - Un’informazione corretta, fondata su dati ed evidenze scientifiche, e comportamenti responsabili all’insegna della prevenzione, a partire dalle vaccinazioni, possono preservare dalla diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili e dalle loro conseguenze. E’ quanto ha affermato dal prof. Sergio Pecorelli, Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco che ricorda alcuni falsi miti che riguardano la sfera sessuale. Uno di questi riguarda la pillola anticoncezionale. “Nn protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili - sottolinea Pecorelli -; è bene quindi sapere che il rischio di contagio rimane immutato. È importante quindi avere rapporti sessuali protetti: il preservativo può fornire protezione per la gran parte delle infezioni a trasmissione sessuale, ma non garantisce la copertura totale nel caso dei papillomavirus. Abbiamo uno strumento straordinario, il vaccino per l’Hpv, che non copre tutti i tipi di virus e a breve ne sarà disponibile uno che ne copre nove”. Le malattie sessualmente trasmesse riguardano in gran parte i giovani, in particolare gli adolescenti, che sono responsabili di quasi la metà delle infezioni sessualmente trasmissibili, ma non solo. “L’infezione può essere contratta in qualunque epoca della vita - prosegue Pecorelli -: dopo il picco dei 25 anni, se ne registra un altro tra i 45 e i 50. Inoltre, di papillomavirus possono ammalarsi sia le donne che gli uomini, e la trasmissione può avvenire da donna a uomo o viceversa. Ciò significa che anche i maschi devono vaccinarsi. Infatti, nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), sarà previsto anche il rimborso della vaccinazione per i maschi di pari età”.