Studio: la 'sfortuna' non è la causa principale del cancro

07/10/2016

Roma, 7 ottobre 2016 - La 'sfortuna' ha sicuramente un ruolo nell’insorgenza dei tumori, ma non grande quanto affermato lo scorso anno da alcuni scienziati in uno studio molto criticato. La ricerca attribuiva infatti a mutazioni casuali la maggior parte dei casi di cancro. A confutare la teoria un altro studio, sempre focalizzato sulle mutazioni nelle cellule staminali adulte, pubblicato su Nature dall'Università di Utrecht. I ricercatori olandesi hanno studiato le mutazioni del DNA nelle cellule staminali adulte di fegato, intestino e colon di una serie di volontari tra 3 e 87 anni, verificando che indipendentemente dall'organo o dall'età della persona il numero di nuove mutazioni che si accumulano è stabile, con una media di 40 l'anno. Questo, spiega Ruben Van Boxtle, uno degli autori, contrasta con la teoria della 'sfortuna'. "Siamo stati sorpresi di trovare praticamente lo stesso tasso di mutazioni in organi con incidenza di tumori molto diversa tra loro. Questo suggerisce che la semplice accumulazione di errori 'sfortunati' nel DNA non può spiegare la differenza di incidenza, almeno per alcuni tumori".